“Una scrittura salvifica”
“Una scrittura fisica”
“Una scrittura che ti scava dentro”
“Un libro che parla di noi”
“Un graffiante affresco di…”
(le precedenti puntate della cassetta qui)
Alcune utili espressioni per parlare di libri, ma senza sforzarsi troppo
“Una scrittura salvifica”
“Una scrittura fisica”
“Una scrittura che ti scava dentro”
“Un libro che parla di noi”
“Un graffiante affresco di…”
(le precedenti puntate della cassetta qui)
“Una scrittura tenera e straziante”
“Un libro fatto per restare”
“Un libro in grado di incidere il reale”
“Un classico contemporaneo”
“Vi terrà incollati alla pagina fino alla fine”
“Un libro che ti resta addosso”
“Un libro che ti resta dentro”
“Un libro tesissimo”
“Un libro che non vi lascerà indifferenti”
“Ogni pagina contiene idee che meriterebbero un romanzo a sé”
(con suggerimenti @francescapeach, @leugeniolibri, @reallynothing; le prime due parti della Cassetta degli attrezzi si trovano qui e qui)
“Una prosa chirurgica”
“Una prosa elegantissima”
“Tragicomico, come la vita”
“Questo autore, o si ama o si odia”
“È un esordiente, ma scrive come un veterano”
“Leggerlo è come gettare uno sguardo nell’abisso”
(continua; la prima parte è qui)
“L’urgenza della scrittura”
“Il demone della scrittura”
“Una scrittura ombelicale”
“Una scrittura che si fa carne”
“Un libro importante”
“Un libro necessario”
“Un saggio che si legge come un romanzo”
“Un esordio fulminante”
“Grande controllo della lingua”
“Si legge tutto di un fiato”
(continua)